Opposizione a Decreto ingiuntivo europeo: Come si deve procedere?

In una recente sentenza del Tribunale di Taranto, sezione seconda, decreto del 15.9.2016, la Corte si è pronunciata nel senso che vada imposto al creditore ricorrente di riassumere ex art. 125 disp.  att.  c.p.c.  la domanda già proposta con ricorso monitorio europeo.

Il procedimento europeo di ingiunzione di pagamento introdotto con il Regolamento (CE) n. 1896/2006 è uno strumento attraverso il quale accelerare i tempi per l’ottenimento di un titolo laddove si tratti di decisioni in materia civile e commerciale nelle controversie in cui almeno una delle parti risieda in un paese dell’UE diverso da quello dove viene presentata la domanda d’ingiunzione. In caso di opposizione al decreto ingiuntivo europeo laddove la normativa di riferimento applicabile sia quella italiana, quali forme dovrà seguire il procedimento di opposizione? Il tribunale di Taranto in una recente sentenza si è pronunciata, offrendo una propria soluzione interpretativa. A   seguito   di   ingiunzione   di   pagamento europea   emessa   ai   sensi   del Regolamento (CE) n.  1896/2006, il debitore proponeva regolare opposizione nel rispetto delle forme e dei tempi dettati dalla normativa europea. A seguito della comunicazione in cancelleria dell’opposizione, la causa veniva iscritta a ruolo su istanza del difensore della opponente. Ai sensi del regolamento europeo per proporre opposizione è sufficiente manifestare la volontà di opporsi sulla base del modulo di opposizione che non contiene alcuna motivazione e lo si può fare anche di persona.

L’art. 17, par. 1, del regolamento europeo stabilisce che qualora l’opposizione sia presentata entro il termine stabilito dall’articolo 16, paragrafo 2 ed il ricorrente non abbia esplicitamente richiesto con il ricorso l’estinzione del procedimento, essa debba proseguire dinanzi ai  giudici competenti  dello  Stato  membro  d’origine  applicando  le  norme  di  procedura civile  ordinaria.  Il secondo comma stabilisce altresì che il passaggio al procedimento civile ordinario è disciplinato dalla legge dello Stato membro d’origine ovvero dello Stato che ha emesso l’ingiunzione di pagamento. Ai sensi dell’art 26 tutte le questioni procedurali non trattate specificamente dal regolamento europeo sono disciplinate dal diritto nazionale. Al fine di individuare la disciplina applicabile al caso di specie sono state prospettate diverse soluzioni. Una prima interpretazione vorrebbe consentire l’applicazione della disciplina relativa all’esecuzione provvisoria in pendenza di opposizione ex art. 648 c. p. c. A tal fine l’opponente dovrebbe proporre un’opposizione a decreto ingiuntivo, ma rispettando questa volta le forme ex art. 645 c. p. c. previste per il procedimento monitorio ordinario.

Il tribunale di Taranto esclude tale interpretazione, affermando che al fine dell’emanazione del decreto ingiuntivo europeo viene richiesta semplicemente l’indicazione dei mezzi di prova senza allegazione alcuna in ordine alla fondatezza della pretesa creditoria. L’opponente quindi, non avendo la possibilità di prendere cognizione delle prove poste a fondamento del credito ingiunto, non potrebbe costruire la sua difesa in maniera adeguata con l’opposizione ex art. 645 c. p. c. Viene respinta anche la possibilità di avvalersi dell’ordinanza del mutamento del rito ex art. 426 c. p. c. in quanto questa disposizione presupporrebbe la completezza della domanda attrice che nella fattispecie in esame non è tale. Per la stessa ragione viene esclusa l’applicazione dell’art. 616 c. p. c., in tema di prosecuzione dell’opposizione all’esecuzione proposta in forma sommaria davanti al giudice dell’esecuzione in giudizio a cognizione piena. La Corte ritiene quindi che nel caso di specie l’art. 125 disp. att. c. p. c., pur riguardando fattispecie diverse – come ad esempi il caso dell’interruzione della causa o della   declaratoria   di   incompetenza – debba trovare applicazione in via analogica. In altri termini si imporrebbe al creditore ricorrente di riassumere la domanda già proposta con il ricorso d’ ingiunzione europea senza quindi giungere a richiedere che l’opposto ponga in essere una citazione ex novo. Seguendo tale interpretazione la Corte intende garantire da una parte la piena parità d’armi (il diritto di difesa dell’opponente viene pienamente garantito) e, dall’altra, si potranno ricollegare gli effetti giuridici della domanda proprio al ricorso per decreto ingiuntivo europeo e non alla citazione ex novo.

Lo Studio legale A & R Avvocati Rechtsanwälte con sede a Monaco di Baviera, Milano e Padova Vi assiste nel recupero crediti transfrontaliero, fornendo le soluzioni più adatte alle Vostre esigenze. Gli avvocati dello studio assistono la Vostra azienda nei procedimenti giudiziali in Italia ed in Germania sia nella fase monitoria sia nelle fasi successive di giudizio, avendo una particolare esperienza nella risoluzione di controversie aventi carattere di internazionalità.

Privacy: Il regolamento 2016/679 e la direttiva (UE) 2016/680 del 27 aprile 2016

Il 25 maggio 2016 è entrato in vigore il nuovo regolamento europeo sul trattamento dei dati personali che ha l’obiettivo di uniformare e rendere omogena la disciplina sulla privacy in tutta l’Unione Europea, nonché di assicurare un livello elevato di protezione e rimuovere gli ostacoli alla libera circolazione dei dati personali all’interno dell’UE.

Il trattamento dei dati personali viene inoltre disciplinato dalla direttiva (UE) 2016/680, che mira a dettare regole per il trattamento dei dati da parte della Autorità nazionali competenti a fini della prevenzione, del contrasto e della repressione dei crimini. Gli Stati membri hanno due anni per adeguare le proprie normative interne. Il regolamento attribuisce alla Commissione europea la possibilità di adottare atti delegati e di esecuzione al fine di rendere operativa la normativa e concede inoltre uno spazio ai legislatori degli Stati membri per introdurre ulteriori disposizioni nazionali ad hoc. Il regolamento introduce diverse novità: il diritto all’oblio e quello alla portabilità dei dati, la nuova figura del Responsabile della protezione dei dati (Data Protection Officer), l’obbligo di comunicare le violazioni e gli attacchi informatici subiti nonché ulteriori obblighi organizzativi, documentali e tecnici. Il Garante della privacy ha già provveduto a pubblicare sul suo sito web una guida che illustra le più significative innovazioni introdotte dalla normativa europea.

Lo Studio legale A&R Avvocati Rechtsanwälte, con sedi a Monaco di Baviera, Milano e Padova Vi assiste nell’adeguamento delle misure per il trattamento dei dati personali nel rispetto degli obblighi dettati dalla recente normativa.

Verso la “libera circolazione” dei certificati pubblici nell’Unione Europea! Addio alle legalizzazioni e alle traduzioni certificate!

Il Parlamento europeo con la risoluzione legislativa del 9 giugno 2016 si è espresso positivamente su un regolamento che promuova la libera circolazione dei cittadini attraverso la semplificazione dei requisiti per la presentazione di alcuni documenti pubblici all’interno dell’Unione europea.

Finalmente verranno meno la formalità amministrative quali la legalizzazione o l’apposizione dell’Apostille, sinora necessarie per il riconoscimento in un altro Stato membro di documenti pubblici, come ad esempio i certificati di stato civile – certificati di matrimonio, di paternità – nonché di alcuni documenti che i cittadini devono spesso presentare quando si trasferiscono all’estero, come i certificati di residenza, nazionalità o l’assenza di carichi penali. Altra importante novità sarà l’introduzione di nuovi moduli UE multilingue che eviteranno la necessità di ricorrere a traduzioni certificate e legalizzate dei documenti. Al fine di rendere edotti i cittadini di tali importanti novità, la Commissione e gli Stati membri si impegneranno ad informare i cittadini delle nuove previsioni attraverso i propri siti web ed il Portale E-Justice. A seguito della Sua pubblicazione, il regolamento entrerà in vigore in modo graduale nei prossimi anni per trovare completa applicazione solo nel 2019.

Lo studio legale A & R Avvocati Rechtsanwälte con sede a Monaco di Baviera, Milano e Padova Vi assiste in tutte le questioni transfrontaliere permettendoVi  di prevenire rischi legali ed massimizzare al meglio le Vostre risorse.

Anche in Germania arriva la posta elettronica certificata

Dal 29 settembre 2016 sarà attiva la beA – besonderes elektronisches Anwaltspostfach. La beA permetterà in modo piuttosto facile la partecipazione degli avvocati allo scambio di comunicazioni e documenti in modo telematico con le Autorità giudiziali, amministrative, altri professionisti e colleghi. 

Per la prima registrazione alla casella di posta elettronica certificata, gli avvocati necessitano di una carta beA che deve essere richiesta al Consiglio nazionale del notariato. Tale carta potrà essere attivata con diverse funzionalità: solo per la posta elettronica certificata o anche per l’ulteriore funzione di firma digitale di atti e documenti.

Fondamenti giuridici

Nel 2013 il legislatore ha emanato una legge per la promozione e lo sviluppo della comunicazione telematica (ERV-Gesetz). Tale legge modifica diverse norme procedurali (codice di procedura civile, norme procedurali in materia di diritto del lavoro, diritto di famiglia, diritto amministrativo). Finalità principale è l’introduzione graduale della comunicazione elettronica per tutte le giurisdizioni. Tali disposizioni entrano in vigore dal 1 gennaio 2018. Tuttavia ai sensi del § 31a comma 1 periodo 1 del codice deontologico forense (BRAO), il Consiglio nazionale forense (BRAK) è obbligato a mettere a disposizione di tutti gli avvocati una casella di posta elettronica certificata. Il Consiglio nazionale forense ha spostato il termine di attivazione dal 1 gennaio 2016 al prossimo 29 settembre. In tale data le caselle dovranno essere disponibili per l’attivazione, ciò a prescindere dall’introduzione di un esplicito obbligo professionale di utilizzo della beA al momento ancora in discussione. E` previsto un periodo transitorio sino al 31 dicembre 2017 durante il quale le notifiche ed il ricevimento di messaggi potrà avere effetto solamente con il consenso del titolare della casella di posta elettronica. La disponibilità all’utilizzo della beA può essere portata a conoscenza con diverse modalità ad es. con un’indicazione sulla carta intestata o sulla pagina internet o attraverso l’uso attivo della beA da parte dell’avvocato.

Casella di posta per legali interni (Syndikusrechtsanwälte)

Il codice deontologico forense obbliga il consiglio nazionale forense a mettere a disposizione caselle di posta elettronica certificata per i legali interni. Il nuovo § 46c codice deontologico forense prevede che un legale interno che collabori presso diversi datori di lavoro possa attivare diverse caselle di posta elettronica. Tale disposizione entrerà in vigore dal 1 ottobre 2016 ma il Consiglio nazionale forense ha già reso noto che l’attivazione avverrà successivamente in quanto sono ancora necessari adeguati accorgimenti tecnici.

Nessuna previsione di casella di posta elettronica per gli studi associati e società tra avvocati

Il legislatore ha previsto la beA solo per le persone fisiche e non per le persone giuridiche. La mancanza al momento di un registro dal quale risulta in modo vincolante l’appartenenza di un avvocato ad uno studio legale, impone infatti accanto ad eventuali modifiche legislative anche ulteriori adattamenti tecnici. Inoltre va precisato che la beA riguarda, almeno per il momento, solo gli operatori del diritto e non è prevista (a differenza della PEC italiana) una forma analoga per imprese e professionisti. Una notifica comparabile alla PEC, quindi, tuttavia attualmente non sarà ancora possibile.

Lo studio A & R Avvocati Rechtsanwälte Vi informa sui futuri sviluppi relativi alla beA e resta a disposizione per ogni ulteriore chiarimento.

Il diritto privato tedesco delle costruzioni verrà codificato

Il legislatore tedesco è intervenuto con il progetto di legge Entwurf eines Gesetzes zur Reform des Bauvertragsrechts und zur Änderung der kaufrechtlichen Mängelhaftung del 10.09.2015 con l’intento di dare una disciplina chiara all’interno del codice civile tedesco ad una serie di contratti sorti nella prassi.

Il disegno di legge tipizza tali contratti introducendo la relativa disciplina all’interno del codice civile tedesco (BGB) ai paragrafi §§ 650a bis 650u BGB. L’introduzione di una disciplina codificata del Bauvertrag (il contratto di costruzione) nasce dall’esigenza di eliminare ogni incertezza in un settore economicamente così rilevante e sempre più in espansione come quello delle costruzioni. Il diritto edilizio privato, in mancanza di una disciplina specifica, trova sinora la sua fonte nella giurisprudenza e nella dottrina. Altra importante fonte sono le condizioni generali per l’esecuzione di prestazioni edilizie (VOB/B – Allgemeine Vertragsbedingungen für die Ausführung von Bauleistungen) formulate dalla DAV (Deutscher Vergabe- und Vertragsausschuss für Bauleistungen). Tali condizioni di contratto sono un importante riferimento per la redazione di un Bauvertrag, tanto che hanno rappresento un modello importante cui riferirsi per la redazione della nuova disciplina. La materia del diritto tedesco delle costruzioni è divenuta nel tempo molto (troppo) complessa, creando una certa insicurezza nell’operatore del diritto.  La riforma si pone come obiettivo proprio quello di assicurare certezza in questo settore del diritto.  Il progetto di legge prevede la tipizzazione del contratto edilizio (Bauvertrag), il contratto edilizio con il consumatore (Verbraucherbauvertrag), il contratto con architetti o ingegneri (Architekten- oder Ingenieurvertrag) nonché il contratto con l’ente costruttore (Bauträgervertrag). Con tutta probabilità entro la fine dell’anno la legge potrà essere emanata. Dal 2017 ci possiamo attendere l’entrata in vigore della nuova disciplina.

Lo Studio A & R Avvocati Rechtsanwälte è a disposizione della Sua azienda per informarLa sulle evoluzioni della riforma del diritto tedesco delle costruzioni e per proporre schemi contrattuali aggiornati e personalizzati al raggiungimento dei Suoi obiettivi.

Chi prenota un aereo deve pagare in anticipo

La Suprema Corte tedesca (BGH) in una sua recente pronuncia prende posizione a favore delle compagnie aeree confermando la validità della clausola relativa alla contestualità del pagamento del biglietto aereo al momento della sua prenotazione.

La questione relativa all’inammissibilità della suddetta clausola nelle condizioni generali di contratto delle compagnie Lufthansa, Condor e TuiFly era stata sollevata da un’associazione per la tutela dei diritti dei consumatori sulla base delle seguenti argomentazioni:

  • il pagamento del biglietto al momento della prenotazione sposta il rischio di insolvenza sui consumatori;
  • il consumatore non ha un mezzo di pressione per sollecitare l’esecuzione della prestazione della controparte in quanto il pagamento è già avvenuto in precedenza;
  • l’acquirente subisce una perdita dovuta alla mancata produzione di interessi sulla somma versata immediatamente al momento della prenotazione.

Le compagnie aeree, in contestazione della domanda attorea, hanno affermato che un pagamento del biglietto successivo al viaggio non è pensabile nel settore aereo, posto che i costi per il personale, per gli aerei, per il combustibile sorgono precedentemente al viaggio stesso. Oltre alle difficoltà organizzative, la compagnia dovrebbe accollarsi un enorme rischio di recupero dei suoi crediti.

Il tribunale di prima istanza ha accolto le istanze dell’associazione dei consumatori in seguito però rigettate dalle Corti di secondo grado.

La BGH ha rigettato la domanda di inammissibilità della clausola in contestazione ritendendo che le pretese dei consumatori in caso di ritardi o cancellazione dei voli vengano largamente tutelate dal regolamento sui diritti dei passeggeri. Inoltre il rischio di insolvenza delle compagnie aeree è stato ampliamente limitato attraverso le disposizioni di sorveglianza europee ed interne. La perdita dovuta alla mancata produzione di interessi viene ben controbilanciata dalla possibilità di risparmio sul prezzo del biglietto qualora la prenotazione avvenga con largo anticipo.

Lo studio legale A & R Avvocati Rechtsanwälte con sede a Monaco di Baviera, Milano e Padova Vi assiste con i propri Avvocati bilingue nella scelta delle modalità migliori e più adeguate alle Vostre esigenze stragiudiziali e giudiziale sia in Germania che in Italia.

Scioglimento e liquidazione di una società tedesca (GmbH)

A volte accade che il business promosso in Germania attraverso la costituzione di una start up non abbia prodotto i risultati desiderati o che si decida di non continuare la propria attività attraverso la forma della GmbH o invece che il propri obiettivi siano stati pienamente realizzati e che si voglia abbondonare il mercato. In tutti questi casi si pone la necessità di sciogliere e liquidare la società GmbH precedentemente costituita al fine di procedere alla sua cancellazione dal registro delle imprese. Qui alcune indicazioni generali sulla liquidazione della GmbH.   

1.Delibera di scioglimento

Al fine di procedere alla liquidazione, al termine della quale è possibile cancellare la società dal registro delle imprese, occorre in prima battuta scogliere la società. Ciò avviene in linea generale attraverso una delibera assembleare votata a maggioranza dei ¾ dei soci salvo che lo statuto disponga diversamente. Dal momento dello scioglimento la denominazione deve prevedere l´indicazione che la società si trova in liquidazione, ad esempio: “Alfa GmbH in liquidazione” o “Alfa GmbH i.L.” Nella delibera di scioglimento deve inoltre essere disposto in quale luogo e presso quale soggetto i libri e la documentazione sociale dovrà essere conservata a seguito della liquidazione. Il § 60 legge sulle srl tedesche (GmbHG) regola i consueti motivi di scioglimento. Un ulteriore causa di scioglimento della società è l´apertura di una procedura fallimentare o il rigetto dell´apertura di una procedura fallimentare a causa dell´insufficienza della massa. Con lo scioglimento della società, cessano i poteri di rappresentanza dell´amministratore. A seguito della delibera di scioglimento, si deve procedere agli adempimenti relativi alla liquidazione della società prima di potere ritenere cessata la società e cancellare la stessa dal registro delle imprese.

2.Iscrizione della delibera di scioglimento e della nomina del liquidatore al registro delle imprese

La delibera di scioglimento deve essere depositata nella forma dell´atto notarile per la richiesta di iscrizione nel registro delle imprese. Contestualmente l´assemblea dei soci nomina il liquidatore. Nella prassi viene di frequente nominato liquidatore l´amministratore in carica prima dello scioglimento della società. Il liquidatore, prima di assumere l´incarico, deve giurare che nessun motivo di natura penale, professionale, commerciale osti alla sua nomina.

3.Compiti del liquidatore

La liquidazione della GmbH ha come finalità la distribuzione del patrimonio sociale ai soci. Per la realizzazione di tale scopo, i liquidatori assumono la rappresentanza della società nei confronti dei terzi. I più importanti obblighi dei liquidatori sono regolati dai §§ 70-73 della legge sulle srl tedesche (GmbHG). Compito del liquidatore è terminare i negozi pendenti e adempiere alle obbligazioni della società. Unitamente alla delibera di liquidazione deve essere consegnato il bilancio di liquidazione con una relazione illustrativa. Di particolare importanza è il dovere del liquidatore di effettuare una comunicazione ai creditori (Gläubigeraufruf) relativa allo svolgimento della liquidazione della società. A tal fine deve essere pubblicato un avviso nel bollettino federale. Dalla pubblicazione inizia a decorrere un periodo di tempo di un anno (Sperrjahr) entro il quale i creditori devono denunciare alla società il proprio credito e prima dello spirare del quale i liquidatori non possono procedere a ripartizioni dell’attivo.

4.Ripartizione del patrimonio ai soci

La ripartizione può avvenire solo a seguito del decorso dello “Sperrjahr” e se tutti i negozi sono stati terminati. A seguito del riparto ai soci, la liquidazione può dirsi conclusa.

5.Cessazione e cancellazione

A seguito della chiusura del procedimento di liquidazione, il liquidatore deve richiedere l´iscrizione al registro delle imprese della cancellazione della società. A seguito di tale richiesta l´incarico di liquidatore viene meno. Dopo l´esame da parte del tribunale del registro della richiesta e della regolarità della procedura, la società viene cancellata dal registro delle imprese (vedi anche “la cancellazione dal registro delle imprese“). I libri e la documentazione della società devono essere conservati presso un socio o un terzo per i successivi dieci anni.

Lo Studio legale A & R Avvocati Rechtsanwälte con sede a Monaco di Baviera, Milano e Padova Vi affianca durante tutta la fase di liquidazione e Vi assiste per tutte le questioni formali inerenti. Contattateci per ulteriori informazioni.

La responsabilità degli amministratori di una srl tedesca (GmbH)

Una delle forme preferite dagli imprenditori per la costituzione di una società in Germania è la società a responsabilità limitata – la GmbH (v. Costituzione di società in Germania – la GmbH). Il vantaggio principale di tale forma sociale è sicuramente dato dalla limitazione della responsabilità dei soci al capitale sociale. Tale tipo di protezione però non si estende all´operato dell´amministratore che in caso di violazione degli obblighi che gli fanno capo risponde dei danni provocati con il proprio patrimonio personale.

Il soggetto italiano che assume la carica di amministratore di una GmbH deve quindi essere a conoscenza delle previsioni della legislazione tedesca in materia di responsabilità degli amministratori non necessariamente coincidenti con quanto previsto dalla legge italiana. I casi più frequenti nei quali è individuabile una responsabilità dell´organo amministrativo sono: mancanza di diligenza richiesta all´amministratore per l´espletamento del suo incarico, decisioni errate e  ritardo nella presentazione dell´istanza di fallimento (Insolvenzverschleppung – v. “Insolvenzverschleppung des faktischen Geschäftsführers).

La legge tedesca sulle società a responsabilità limitata (GmbHG) prevede una clausola generale che sancisce il dovere dell´amministratore di comportarsi nella gestione della società con la diligenza del bravo uomo d´affari. Laddove sia configurabile una violazione del dovere di corretta gestione della società, l´amministratore risponde dei danni nei confronti della società con il suo patrimonio personale. L’amministratore è tenuto, in tutte le vicende societarie, a tutelare gli interessi patrimoniali della società ed a perseguire esclusivamente l’interesse della GmbH anche qualora gli interessi della società dovessero contrastare con i suoi interessi personali. Oltre che dalle previsioni legali, la responsabilità per la cattiva gestione societaria può scaturire da violazioni degli obblighi previsti dalle norme statutarie o dal contratto tra la società e l´amministratore. L’amministratore deve agire valutando attentamente i rischi delle operazioni che pone in essere. La giurisprudenza ha ritenuto che si fosse in presenza di responsabilità dell´amministratore in alcuni casi in cui questi avesse agito in base a valutazioni imprenditoriali errate come ad es: in caso di errato calcolo dei prezzi di offerta o nel caso di avvenuta prescrizione di crediti societari. Nei casi in cui non possegga le necessarie competenze richieste, l´amministratore è tenuto ad assumere le opportune informazioni, facendo ricorso a collaboratori interni ed eventualmente a consulenti esterni.

Altri casi di responsabilità dell´amministratore possono scaturire dalla violazione delle norme relative all´obbligo di mantenimento del capitale sociale, delle previsioni in materia di previdenza sociale, nonché laddove l´amministratore agisca al di fuori dei propri poteri o possa configurarsi un improprio arricchimento personale. Particolarmente delicata è la posizione dell´amministratore laddove la società si trovi in stato di crisi. In tali casi si innalza il livello di diligenza richiesto all´amministratore dalla legge. Laddove la società si trovi in stato di imminente insolvenza o di eccessivo indebitamento (Überschuldung), l’amministratore è obbligato a presentare entro tre settimane l´istanza di apertura della procedura d´insolvenza. La violazione di tale obbligo ha inoltre rilevanza penale. Il reato può essere punito con pena fino alla reclusione.

Dal punto di vista civilistico nei casi di ritardo nella presentazione dell´istanza di fallimento (Insolvenzverschleppung), l´amministratore è obbligato alla restituzione di tutti i pagamenti effettuati a seguito del verificarsi dello stato di insolvenza o del sovraindebitamento della società. Al fine di limitare la propria responsabilità, l´amministratore può prevedere delle disposizioni ah hoc nell´ambito del contratto tra amministratore e società. Inoltre nei casi in cui l´amministratore debba assumere delle decisioni particolarmente difficili, è opportuna la convocazione di un´assemblea dei soci al fine di essere liberato dalla propria responsabilità. Assolutamente consigliabile è poi la stipula di un´assicurazione a copertura dei danni per la durata del suo incarico.

Lo studio legale A & R Avvocati Rechtsanwälte con sede a Monaco di Baviera, Milano e Padova assiste amministratori nelle problematiche legate alle responsabilitä personali dell’amministratore in Germania e Vi affianca nella scelta delle migliori modalità per affrontare eventuali problemi e prevenire al meglio relativi rischi e costi. Contattateci per ulteriori informazioni.

Eventi gastronomici in Germania – Come tutelarsi in caso di disdetta

Lo Studio legale A&R Avvocati Rechtsanwälte è stato invitato a curare per il giornale “Buongiorno Italia” una rubrica di suggerimenti giuridici pratici per i ristoratori italiani in Germania. Nell´articolo che segue viene presentata una fattispecie frequente nell’ambito della organizzazione di eventi gastronomici in Germania e vengono offerte altresì eventuali soluzioni o tutele in merito. Lo Studio cerca di fornire agli operatori del settore dei primi strumenti di facile comprensione per affrontare nel modo migliore problematiche ricorrenti. Vi auguriamo buona lettura.

I Sig.ri Rosanna e Francesco Brambilla desiderano festeggiare il lorocinquantesimo anniversario di matrimonio invitando gli amici e la famiglia in un bel ristorante. Si rivolgono pertanto al ristorante “Le Terrazze” di Amburgo e dopo avere discusso con il gestore, Sig. Fabio, tutti i dettagli, soddisfatti prenotano il locale per il festeggiamento tanto desiderato. Il Sig. Fabio scrive sul libro delle prenotazioni quanto concordato con i clienti:

– Prenotazione per venerdì 4 settembre 2015

– 100 coperti

– Menu di pesce: euro 50 a persona escluse le bevande

– Vino rosso/bianco euro 20 a bottiglia; Spumante euro 25 a bottiglia

Il Sig. Fabio, dopo avere dato una copia della prenotazione alla Sig.ra Rosanna, richiede un anticipo pari a euro 1.500,00 che viene regolarmente versato dalla cliente. La Sig.ra Rosanna un giorno prima del festeggiamento chiama il ristorante “Le Terrazze” affermando che intende annullare l’evento, dato che il marito ha lasciato improvvisamente il tetto coniugale. Contestualmente richiede al Sig. Fabio la restituzione dell’anticipo versato. Il Sig. Fabio non sa come muoversi e non vorrebbe subire un danno dalla cancellazione dell’evento. Infatti il ristoratore ha fatto un ordine vincolante per il vitto (in particolare per il pesce), oltre ad avere richiesto al personale di fare dei turni straordinari in occasione dell’evento.

Recesso del cliente – Diritto del ristoratore in mancanza di pattuizione scritta ad hoc

Dal punto di vista del ristoratore è sempre preferibile che vi sia prova scritta della prenotazione di un evento presso il proprio locale, di cui è altrimenti estremamente difficile provare l’esistenza nell’ambito di un giudizio. Qualora un cliente – come nel caso di specie – riservi in una data determinata un numero di coperti definendo il menu con il ristoratore in modo dettagliato, tale prenotazione si considera vincolante. In caso di recesso ingiustificato del cliente, quindi, il ristoratore può richiedere il pagamento del corrispettivo pattuito, detratte le spese risparmiate dal ristoratore in seguito allo scioglimento del contratto. Per spese risparmiate (ersparte Aufwendungen) sono da intendersi le spese preventivate che alla fine il ristoratore non ha affrontato in quanto l’evento non ha avuto luogo (nel caso di specie tali potrebbero essere le spese previste per il vino e lo spumante). Tra queste però non rientrano i costi generali che rimangono a carico del ristoratore indipendentemente dal fatto che l’evento sia stato disdetto. Il ristoratore, infatti, non deve né trarre un vantaggio né tuttavia subire un danno dalla disdetta. Quali siano effettivamente le “spese risparmiate” deve essere definito nel caso concreto basandosi su determinati parametri quali: il tipo della prenotazione, il momento della disdetta, il volume delle merci acquistate, la quantità di portate già preparate per il banchetto, l’eventuale vendita alla clientela delle vivande già preparate o eventuale rivendita di merci acquistate per l’evento disdetto. Nel caso di specie, a differenza delle vivande, il pesce fresco ordinato – e magari già pervenuto alla data della disdetta per la preparazione – difficilmente potrà nelle quantità ordinate essere “rivenduto” o “riutilizzato” nel ristorante, con una perdita notevole per il ristoratore. Un criterio che è stato adottato dai Tribunali per calcolare il corrispettivo dovuto al ristoratore è quello del guadagno lordo (Rohgewinn), ovvero al ristoratore spetta il fatturato totale detratta solo una parte delle spese, quelle che sarebbero intervenute unicamente in relazione al banchetto prenotato. In base a questa interpretazione, quindi, le spese fisse e di gestione del ristorante dovrebbero essere addossate al cliente. Nel caso di specie, quindi, il Sig. Fabio non dovrà restituire l’acconto ricevuto nella misura in cui questo sia uguale o inferiore a quanto a lui spettante in base ai parametri sopra indicati. Anzi è ipotizzabile – dato che il banchetto prevedeva un menu di euro 50 per 100 coperti escluse le bevande – che al Sig. Fabio spetti un importo superiore all’acconto versato dalla Sig. Rosanna. È evidente però che per quantificare quanto spetti al ristoratore rileverà in modo particolare se il Sig. Fabio abbia o meno disdetto determinate prenotazioni in vista del festeggiamento dell’anniversario della Sig.ra Rosanna e se riesca a rientrare in parte della perdita potendo ospitare altri coperti. In situazioni di questo tipo è piuttosto difficile che le parti trovino un accordo senza l’intervento di un giudice. Preferibile rimane quindi l’alternativa di una disciplina scritta del rapporto di ristorazione con meccanismi di preventiva consensuale liquidazione dei danni in caso di recesso dell’una o dell’altra parte entro determinati termin.

Contratto di ristorazione – Bewirtungsvertrag

In assenza di condizioni generali di contratto o di un contratto scritto che disciplini in modo preciso gli obblighi e i doveri delle parti, il rapporto contrattuale in oggetto è riconducibile al contratto di ristorazione. Quest’ultimo però non è inquadrabile in nessun contratto tipico ai sensi del codice civile tedesco (BGB) e quindi come tale non è disciplinato. Si tratta di un contratto misto che viene regolato attingendo alla disciplina propria di altri contratti quali il contratto di vendita, il contratto di prestazione di servizi e il contratto d’opera. Allora, proprio al fine di evitare incertezze applicative, è nel caso di specie estremamente consigliabile predisporre un modello di contratto con condizioni generali che regoli precisamente gli obblighi e i doveri delle parti in modo particolarmente preciso il diritto di recesso del cliente e del ristoratore con la definizione delle relative penali contrattuali. La fissazione di clausole precise permette di regolare aprioristicamente il rapporto prima che insorga una lite rendendo in linea di principio più agibile il regolamento del rapporto in particolare nei casi di recesso.

Lo Studio legale A&R Avvocati Rechtsanwälte con le sue sedi a Monaco di Baviera, Milano e Padova, offre una consulenza legale di qualità ed esperienza con particolare attenzione alle differenze giuridiche e culturali nei rapporti commerciali tra Italia e Germania e Vi assiste in tutte le questioni relative alla contrattualistica e gestione di eventi gastronomici.

Eventi gastronomici Germania-001

Denuncia dei vizi nei contratti internazionali

Nei rapporti di vendita internazionale è di rilevante importanza per gli imprenditori conoscere esattamente i termini e le modalità per denunciare i vizi della merce difettosa. Un´esatta denuncia dei vizi pone infatti l´imprenditore in una posizione più forte in caso di successiva lite giudiziale (vedi anche “La merce difettosa nel settore enogastronomico in Germania“).

Diritto applicabile al contratto di vendita internazionale

Quando si stipula un contratto con un partner commerciale che si trova in uno stato diverso dal proprio (ad. es. nel quale il venditore ha sede in Italia ed il compratore in Germania) occorre, in primo luogo valutare quale sia la legge applicabile al rapporto commerciale. Se le parti non hanno scelto in fase di trattative quale sia tale legge (quella italiana o tedesca), il rapporto verrà disciplinato dalla Convenzione di Vienna del 1980, che regola la vendita internazionale di beni mobili. Per tutto ciò che non è regolato dalla Convenzione si dovrà fare riferimento alla legge che si applica al rapporto in base alle regole di diritto internazionale privato. Il Regolamento (CE) n. 593/2008 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 giugno 2008 sulla legge applicabile alle obbligazioni contrattuali (comunemente noto come Regolamento “Roma I”) stabilisce che, in mancanza di scelta delle parti, il contratto di vendita di beni venga disciplinato dalla legge del paese nel quale il venditore ha la residenza abituale.

Giurisdizione competente

Il paese della legge che disciplina il contratto può non coincidere con il paese ove si trova il giudice competente a decidere della controversia. Il regolamento UE 1215/2012 dispone che a decidere della controversia nel caso della compravendita di beni sia il giudice dello Stato, in cui i beni sono stati consegnati in base al contratto.

La denuncia dei vizi

La Convenzione di Vienna prevede che il venditore debba consegnare merci che per quantità, qualità e genere corrispondono a quelli pattuiti dal contratto e che queste non presentino vizi. Le merci si intendono viziate se non sono conformi agli usi ai quali servirebbero abitualmente   o ad usi specifici, espressamente o tacitamente portati a conoscenza del venditore. Diventa allora di fondamentale importanza per la tutela delle ragioni del compratore la denuncia dei vizi della merce. Questa deve avvenire in modo tempestivo (vale a dire, entro un termine ragionevole a partire dal momento in cui l’acquirente ha constatato il difetto) e nelle modalità previste dalla legge. Il compratore deve dunque ispezionare immediatamente la merce consegnatagli e denunciare i vizi della stessa senza ritardo. La denuncia dei vizi può avvenire anche telefonicamente, ma è sicuramente preferibile che avvenga via fax con ricevuta di ricevimento affinché il compratore possa darne prova in un eventuale processo. Rilevati i vizi, i rimedi possibili per l´acquirente secondo la Convenzione di Vienna sono:

– esigere dal venditore la consegna di altre merci in sostituzione,

– esigere che il venditore ripari il difetto di conformità,

– dichiarare la risoluzione del contratto,

– ridurre proporzionalmente il prezzo dovuto al venditore.

I primi due rimedi devono essere richiesti al momento della denuncia dei vizi.

Lo Studio legale A&R Avvocati Rechtsanwälte con le sue sedi a Monaco di Baviera, Milano e Padova, offre una consulenza legale di qualità ed esperienza con particolare attenzione alle differenze giuridiche e culturali nei rapporti commerciali tra Italia e Germania e Vi assiste in tutte le questioni relative alla contrattualistica e fornitura internazionale. In caso di problematiche legate a possibili vizi, non esitate di contattarci.